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Imogene continua a suonare quell'epitaffio sonoro, senza parole, ma egualmente evocativo. Vicky vi si abbandona per qualche istante, continuando a tacere, mentre Damien risponde all'uomo massiccio che gli ha rivolto quella domanda impertinenete. Poi si volta a guardarlo, quell'uomo, che pare, da come parla, il padrone del porto, ma mentre si volta incrocia lo sguardo della ragazza bionda, che apparentemente si era voltata proprio nella sua direzione e le stava rivolgendo un sorrisetto imbarazzato evidentemente per le parole del vecchio. Vicky scrolla la testa e alza leggermente una spalla, con espressione noncurante. Poi si alza e confluisce in uno dei corridoi che separano le file di poltrone muovendo qualche passo in avanti e superando quindi la fila che i cinque stavano occupando. Porteremo a termine la missione! asserisce con sguardo fermo e fieramente diretta a Damien. Grazie per quest'opportunità. Onore e meriti al nostro Principe e al suo Ministro. Abbozza poi un impercettibile inchino, abbassando leggermente il capo e piegando appena il ginocchio destro. Un movimento leggero, fluido, non cerimonioso, né appariscente, quasi più frutto di un automatismo che dell'intenzione. Poi si volta e passando accanto ai compagni si rivolge al vecchio e piegandosi leggermente verso di lui, ancora seduto gli bisbiglia all'orecchio Il mio talento speciale, nonno, è quello di riconoscere uno stronzo quando ne incontro uno poi riguadagna la posizione eretta, lo fissa in viso, sfodera uno dei suoi migliori sorrisi e gli strizza l'occhio. Ma le presentazioni le rimanderei a quando saremo soli, non trovi? aggiunge con una cadenza tenuemente languida, facendo eco a quanto appena detto da Damien.
Infine sposta lo sguardo sul ragazzo giovane, la sua espressione è seria, quasi di rimprovero. Procede oltre, avviandosi quindi verso l'uscita dietro l'omaccione e la ragazza bionda.
[Modificato da Vicky_Herrera 17/02/2018 11:58]