00 18/02/2018 00:30
Brick guarda intorno per il teatro: il fetore dei servitori ghoul assalta in modo offensivo le sue narici. Tutto questo prestigio, e grandiosità, e potere, per poi circondarsi di scarafaggi. Disgustoso.

Ma ancora più disgusto è diretto ai suoi… compagni. La semplice parola lo farebbe vomitare, se solo ne fosse in grado. Se fossero utili, potrebbe tollerarli, ma così… una stronza che se la tira, una maniaca del controllo, il così-importante-e-così-potente signore del porto, e un vecchio bavoso. Ciascuno che pensa di essere un pezzo grosso, ciascuno che cerca di portare aventi le proprie trame. Come se non fossero tutti qui solo perché i loro Sire glielo hanno ordinato.

La rabbia divampa in lui al pensiero del suo Sire, ma la riesce a contenere, riportando l’espressione del proprio viso al suo solito sorriso sornione. Brick odia questa situazione, ma non è abbastanza sciocco da mettere a repentaglio ciò che è veramente in gioco: la libertà, quel poco che può averne in quanto Cainita.

Se fare il bravo e giocare pulito può significare non dover più strisciare ai piedi del suo Sire, be’ lo farà. O, almeno, la mia versione di pulito…

Gli altri hanno iniziato ad alzarsi e congedarsi, facendo riverenze e inchini e baciando il culo allo Sceriffo. Ma, tra di loro, si stanno già sputando le parole addosso l'un con l'altro. Se Brick vuole riuscire in questa missione, sa che dovrà fare affidamento solo su se stesso e sulle sue capacità.

Osserva la bruna che prova a mettere il vecchio al suo posto – poi guarda Brick, quasi con rimprovero.

Brick annuisce impercettibilmente in segno di scusa e fa un sorriso smagliante. Ok, giochiamo a fare gli amici, per ora.

Con un movimento fluido, si alza e si gira sul posto per rivolgersi allo Sceriffo, senza nessuna traccio del suo precedente atteggiamento irriverente. "Affronteremo la situazione dello sconosciuto senza esitazione, Sceriffo," dice Brick chinando la testa. "Faremo rispettare la pace e l'autorità del Principe."

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Brick!